Provo ad esprimerle la mia personale opinione sul caso Ferragnez che, a mio modestissimo avviso, sono due personaggi fortemente negativi.
E provo sinteticamente a spiegare il perché.
Essi hanno rappresentato (o rappresentano tuttora) un modello diseducativo per le nuove generazioni affermando il principio che si possano fare tanti soldi senza un quotidiano e duro impegno. Si diceva un tempo che il lavoro nobilita l’uomo e non intendo con ciò un particolare tipo di lavoro intellettuale o manuale; credo, che dietro ogni attività lavorativa debba esserci tanta fatica, tanta scrupolosa ricerca di migliorarsi, tanto studio ed anche una discreta sofferenza.
Dopo aver assistito tanti anni fa all’avvento di una tv commerciale che ha fatto scendere in basso il livello di cultura media del nostro Paese e l’invasione di una pubblicità ossessiva che ha determinato esigenze consumistiche ingiustificate e immorali, i Ferragnez rappresentano un ulteriore salto negativo sostituendo alle televisioni i social.
Prendiamo il caso di lei: laddove negli Stati Uniti per raggiungere livelli significativi di guadagno nel mondo dello star system esistono dietro ore di actor studio, di recitazione, di scuole di danza e palestra, di educazione alla musica ed al canto, di ore di registrazione e di ripetizione delle scene nelle serie tv e nei film, particolarmente nel nostro Paese si è andato progressivamente deteriorando il concetto del merito, sostituendo a quello della raccomandazione politica o di altre realtà associative.
Quindi, Chiara Ferragni cosa sa fare?
- E’una cantante? No.
- E’una ballerina? No.
- E’un’attrice? No.
- E’un’artista? No.
- E’ una musicista? No.
E quindi, concludendo, che razza di esempio è per le generazioni millenial e zeta?
Potete anche coprirmi di insulti ma questa resterà la mia opinione.
Sicurezza o tutela della Privacy? Un dilemma rimbalzato con la messa a punto di un regolamento del Parlamento Europeo e che ora arriva nel nostro Paese. A Casa Italia ne discutono Agostino Ghiglia, del Collegio del Garante per la Protezione dei Dati Personali, il professore di Diritto Cesare San Mauro, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, dagli Stati Uniti il corrispondente Rai Claudio Pagliara, da Israele il corrispondente Ansa Massimo Lomonaco. A Casa Italia Alessandro Manzoni a 150 anni dalla sua morte ripercorrendo i luoghi della vita di uno dei grandi protagonista della letteratura e della cultura italiana moderna. Con il notaio Clarissa Fonda si parlerà di terreni d’acquisto e contratti. A Cannes, per seguire il Festival del cinema con l’esperto di Casa Italia, Carlo Gentile. Per la musica, ospite in studio il cantautore Sergio Cammariere, un musicista raffinato che ha scritto canzoni che sono entrate nel cuore di tanti ascoltatori.
Link al video
https://www.raiplay.it/video/2023/05/Casa-Italia-del-22052023-a77eff1a-a0a4-440a-9bf0-62b96ed86850.html
La Fondazione Roma Europea incontrerà Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, lunedì 27 marzo 2023, alle ore 20.00 presso il Circolo Canottieri Aniene – Lungotevere dell’Acqua Acetosa n. 119 – Roma.
Ci sarà una cena a seguire presso il ristorante del Circolo.
Per maggiori informazioni e per partecipare scrivere a: fondazione@romaeuropea.it o contattare il seguente numero: +39 06.45440178
Si è svolto presso il Circolo Antico Tiro a Volo, il decimo incontro della Fondazione Roma Europea nel corso del quale NICOLA LANZETTA, Amministratore Delegato Enel Italia ha dialogato con i soci e amici della Fondazione.
Si è svolto presso il Circolo Antico Tiro a Volo, il nono incontro della Fondazione Roma Europea nel corso del quale ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha dialogato con i soci e amici della Fondazione.
Si è svolto presso il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, l’ottovo incontro della Fondazione Roma Europea nel corso del quale DANIELE ROSSI, Presidente del Sistema Portuale del Mar Adriatico centro-nord e già Presidente ASSOPORTI, ha dialogato con i soci e amici della Fondazione.