Artista/Fotografo Carlo D’Orta

Catturare l’essenza della danza attraverso la fotografia è un atto di magia. È come svelare gli elementi artistici che restano nascosti agli occhi meno attenti. Le immagini che emergono da questa sinergia tra fotografo e ballerino raccontano storie uniche, che altrimenti non avremmo mai potuto conoscere.

La danza, in tutta la sua grazia e bellezza, è un flusso di movimenti che si svolgono nello spazio e nel tempo. Ma solo la fotografia può fermare l’istante preciso in cui il corpo si trasforma in arte. Può bloccare l’energia che si sprigiona da ogni posa e mettere in luce la maestria del ballerino.

Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, diventiamo testimoni di un dialogo silenzioso tra il danzatore e l’ambiente circostante. Le danze diventano quadri viventi, eternamente congelati in una singola immagine. I dettagli minuti, come la tensione muscolare o la delicatezza di un gesto, sono rivelati con una chiarezza sorprendente.

Ma la fotografia non si limita a catturare momenti fugaci. Va oltre, spingendosi a rivelare anche gli elementi artistici invisibili. Attraverso l’uso sapiente della luce, delle ombre e delle prospettive, il fotografo crea un’atmosfera unica in cui la danza trova la sua espressione più autentica.

Come un pennello che dipinge su una tela bianca, la macchina fotografica trasforma la realtà in qualcosa di magico. Rende visibile ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto, permettendoci di apprezzare l’armonia tra il movimento e la forma, tra il ballerino e lo spazio.

Le fotografie di danza ci ricordano che l’arte può essere vissuta anche attraverso l’obiettivo di una macchina. Ci invitano a guardare oltre la superficie e a scoprire le meraviglie celate in ogni passo e in ogni balzo. Sono una testimonianza tangibile dell’invisibile e un invito a immergersi nell’universo emozionante della danza.

In questa ricerca di nuove prospettive e combinazioni di forme, la fotografia diventa un mezzo per esplorare l’arte dell’architettura. Le strutture architettoniche, spesso considerate immobili e fredde, si fondono con la danza, creando un dialogo visivo che sfida le nostre percezioni.

Le fotografie che emergono da questa fusione sono vere opere d’arte. Giochi di riflessi e linee, intrecci di forme che si fondono in una sinfonia visiva. Ogni scatto rivela la bellezza nascosta di facciate di palazzi e strutture architettoniche, spingendo il nostro sguardo a indagare oltre ciò che è evidente.

La fotografia, quando abbraccia la danza e l’architettura, ci invita a vedere il mondo con occhi nuovi. Ci mostra la potenza delle immagini per trasformare la realtà in qualcosa di magico e rivelare gli elementi artistici invisibili che ci circondano.

E così, attraverso il potere della fotografia, possiamo cogliere l’essenza della danza e svelare quegli aspetti artistici che altrimenti rimarrebbero celati. Siamo invitati a guardare oltre, ad apprezzare la bellezza nascosta e a intraprendere un viaggio alla scoperta dell’invisibile.

https://www.carlodortaarte.it/it/bio

S𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝘆 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼

La transizione verso un’economia verde sta diventando sempre più vitale nel nostro perseguimento di un futuro sostenibile. Con l’assegnazione di fondi da parte dell’Unione Europea attraverso il Fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), abbiamo l’opportunità di accelerare il nostro percorso verso una società più verde ed efficiente dal punto di vista energetico.

I Fondi Europei per la Transizione Energetica svolgono un ruolo cruciale nel sostenere progetti e iniziative volti a ridurre le emissioni di carbonio, promuovere fonti di energia rinnovabile e sviluppare tecnologie innovative. Questi fondi forniscono le risorse necessarie per guidare la transizione verso un’economia sostenibile a basse emissioni di carbonio.

Abbracciando il concetto di una green economy, sblocchiamo innumerevoli benefici sia per il nostro ambiente che per la nostra società. Transizioni verso fonti di energia più pulite, possiamo mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ridurre l’inquinamento e migliorare il benessere complessivo delle nostre comunità.

Il Fondi PNRR rappresenta un’opportunità unica per le imprese, le organizzazioni e gli individui di accedere a finanziamenti e supporto per i loro progetti sostenibili. Che si tratti di investire nell’infrastruttura delle energie rinnovabili, implementare pratiche energeticamente efficienti o sviluppare tecnologie verdi, questi fondi possono essere un fattore determinante nel promuovere un cambiamento positivo.

Insieme, cogliamo questa opportunità per creare un futuro migliore per noi stessi e le generazioni future. Unisciti al movimento verso un’economia verde, alimentato da Fondi PNRR e Fondi Europei per la Transizione Energetica, mentre lottiamo per un domani sostenibile e prospero.

Donne imprenditrici in Italia: cresce il numero di nuove aziende fondate da donne

Le donne imprenditrici in Italia sono sempre di più. Secondo l’osservatorio dell’impresa femminile Confcommercio, nel 2019, il 24,8% delle imprese attive nel nostro Paese erano guidate da donne. Inoltre, sono state fondate ben 58.000 nuove imprese al femminile (+0,9% rispetto all’anno precedente) e il fatturato totale delle aziende gestite da donne è cresciuto del 3,2% (il doppio rispetto alla media nazionale).

Le donne sono in grado di creare imprese di successo su tutti i settori, dall’artigianato al digitale, dalle start-up alle grandi aziende, dimostrando una grande determinazione e abilità imprenditoriale.

Esistono diversi programmi europei destinati a supportare le donne che vogliono avviare una propria attività.

Ad esempio:

  • Il Programma COSME: finanziato dall’Unione Europea, offre supporto finanziario e tecnico alle piccole e medie imprese, comprese quelle fondate e gestite da donne.
  • Il Programma Horizon 2020: fornisce finanziamenti a progetti di innovazione e ricerca in vari settori, tra cui quello dell’imprenditorialità femminile.
  • Erasmus for Young Entrepreneurs: un programma di scambio transnazionale che offre la possibilità ai nuovi imprenditori di apprendere dai professionisti esperti in altri paesi europei.

Questi sono solo alcuni esempi di programmi a livello europeo, molti paesi offrono programmi e iniziative di supporto specificatamente rivolti alle donne imprenditrici.

In Italia esistono numerosi programmi di supporto per le donne che intendono avviare una propria attività, tra cui:

  • Microcredito a tasso zero: un finanziamento a fondo perduto destinato a sostenere le donne che vogliono avviare o sviluppare la propria attività;
  • Bandi regionali per le donne imprenditrici: finanziamenti a fondo perduto per le attività avviate da donne con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove attività e lo sviluppo di quelle già esistenti;
  • Programmi di mentoring e coaching: servizi di supporto alla creazione di impresa offerti da associazioni di categoria, organizzazioni no-profit e aziende che mirano a fornire alle donne che vogliono avviare la propria attività competenze, conoscenze e strumenti necessari per il successo imprenditoriale.

Secondo una ricerca condotta da Eurostat nel 2019, in Europa il 34,4% delle aziende è guidato da donne, mentre in Italia questa quota scende al 24,8%.

Tuttavia, va sottolineato che in Italia è in crescita il numero di imprenditrici e il fatturato delle imprese guidate da donne è in costante aumento. Inoltre, l’Italia offre numerosi programmi e iniziative di supporto per le donne che intendono avviare una propria attività, come ad esempio il network AIDDA (Associazione Imprenditrici Donne D’Affari), che fornisce servizi di consulenza e supporto alle donne che vogliono diventare imprenditrici o sviluppare la loro attività, gestendo anche programmi formativi e di networking.

Il Calo della Produzione Industriale in Italia e la sua Implicazione sull’Ocupazione e sul Benessere delle Famiglie.

Secondo i dati dell’ISTAT, a maggio 2021 la produzione industriale italiana è diminuita dell’1,2% rispetto al mese precedente, registrando un calo maggiore di quello previsto dagli analisti.

Tale diminuzione è stata causata principalmente dalla flessione del comparto dei beni strumentali.

Tuttavia, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’indice della produzione industriale ha evidenziato un aumento del 29,4%, grazie soprattutto alla ripresa delle attività produttive dopo i lockdown del 2020.

Ecco alcune statistiche sulla produzione industriale italiana suddivisa per categorie, tratte da dati dell’Istat relativi a maggio 2021:

  • Beni di consumo: +1,2% rispetto ad aprile 2021; +16,1% rispetto a maggio 2020
  • Beni strumentali: -2,8% rispetto ad aprile 2021; +43,6% rispetto a maggio 2020
  • Energia: +1,1% rispetto ad aprile 2021; +17,2% rispetto a maggio 2020

La diminuzione di cui precedentemente si riferiva proprio alla categoria dei beni strumentali, che ha messo in luce il maggior calo rispetto al mese precedente.

I beni strumentali sono quei beni che vengono prodotti all’interno delle imprese e che vengono utilizzati per la produzione di altri beni e servizi. Essi comprendono quindi macchinari, attrezzature e impianti utilizzati nei processi produttivi.

L’impatto sulle famiglie italiane può dipendere da diversi fattori, tra cui il settore industriale in cui lavorano e la loro posizione economica. Tuttavia, è possibile affermare che una diminuzione della produzione industriale potrebbe comportare una riduzione della domanda di lavoro in alcune zone e settori industriali, con possibili conseguenze negative per il reddito e il benessere delle famiglie coinvolte.

Sulla base dei dati forniti, non è possibile affermare che il livello occupazionale in Italia sia stabile, tuttavia, è importante considerare che il settore industriale non rappresenta l’unico indicatore per valutare la situazione occupazionale del Paese nel suo complesso.

La diminuzione della produzione industriale potrebbe comportare una riduzione della domanda di lavoro su diversi settori dell’economia, tra cui la produzione di energia, l’edilizia, l’agricoltura e il trasporto. È importante sottolineare che ogni settore può essere influenzato in modo diverso, a seconda delle specifiche condizioni del mercato e dell’economia locale.

I beni di consumo sono i beni che vengono acquistati dalle famiglie per soddisfare i loro bisogni primari e secondari, come ad esempio cibo, vestiti e apparecchiature elettroniche. Questi beni sono diversi dai beni di produzione, che vengono utilizzati dall’industria per produrre altri beni e servizi, come ad esempio macchinari ed attrezzature. Inoltre, i beni di consumo possono essere ulteriormente suddivisi in beni durevoli, come ad esempio elettrodomestici e automobili, e beni non-durevoli, come ad esempio cibo e altri prodotti ad uso domestico che hanno una durata limitata. In generale, i beni di consumo rappresentano una parte significativa dell’economia di un Paese e sono un indicatore importante del benessere delle famiglie e della fiducia dei consumatori.

Roma Europea incontra Raffaele Fitto

La Fondazione Roma Europea incontrerà Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, lunedì 27 marzo 2023, alle ore 20.00 presso il Circolo Canottieri Aniene – Lungotevere dell’Acqua Acetosa n. 119 – Roma.

Ci sarà una cena a seguire presso il ristorante del Circolo.

Per maggiori informazioni e per partecipare scrivere a: fondazione@romaeuropea.it o contattare il seguente numero: +39 06.45440178